Siamo Lieti di presentare un’importante mostra istituzionale che si terrà presso il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma ed il Polo Culturale Le Clarisse di Grosseto – curata dall’Architetto Stefania Sagliocco e della quale Galleria La Linea è partner.

L’esposizione sarà inaugurata venerdi 14 maggio alle ore 18,30.

Il ciclo di opere di Michele Guerrini e Michele Guidarini che troverete esposte – unitamente ai collages di allestimento di Stefania Sagliocco – prende avvio dal dato archeologico antico, usandolo letteralmente come supporto, con una tecnica di riscrittura incentrata sulla forma più che sul contenuto.

Tenuto conto che ogni opera d’arte rappresenta di per sé – anche e soprattutto in maniera inconsapevole – la stratificazione di esperienze culturali e dati estetici delle civiltà che l’hanno preceduta – ogni dettaglio archeologico è stato intenzionalmente “ricoperto” dal gesto contemporaneo degli autori e del supporto antico sono restate solo le effigi svuotate, i ‘simulacra” appunto.

L’intento esplicito di questa dichiarata provocazione consiste nell’innescare nel visitatore un’inedita criticità di pensiero nel rileggere il rapporto fra antico e contemporaneo, abbandonando una volta per tutte la sterile dicotomia che oscilla da un lato nella conservazione fine a sé stessa e dall’altro nell’irresponsabile noncuranza di una millenaria eredità culturale.

A tale scopo il percorso proposto ai visitatori è suddiviso in due spazi.

Crediamo infatti che per questo tipo di rielaborazione critica del passato serva inevitabilmente del tempo; un tempo utile per imparare a rileggere tutti gli strati culturali che ci hanno condotto sino al linguaggio estetico contemporaneo.

L’obiettivo del progetto espositivo così concepito consiste quindi nella costruzione di una sorta di “palinsesto” composto da differenti contributi temporali, una sorta di lettura semplificata della Storia, che invece di essere raccontata come “continuum” di eventi, viene rappresentata attraverso una lenta stratificazione di interventi umani e culturali.

Il percorso prende così avvio nella sala conferenze del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, dove si trovano tutti gli elaborati del progetto site-specific: scatti, bozzetti, collages di allestimento.

È qui che passato e presente iniziano un vero e proprio viaggio di andata e ritorno temporale sui temi trattati.

La seconda fase, volutamente separata dalla precedente, consiste essenzialmente in un “ritorno al passato” all’interno dello stesso Museo Archeologico, che però è stato letteralmente “trasfigurato” dalle opere definitive degli artisti, nelle quali i fondali fotografici di Michele Guerrini – stampati su teli di pvc – fungono da supporti alle opere pittoriche di Michele Guidarini.

Guerrini è riuscito – attraverso un sapiente uso fotografico del “buio” – ad “isolare” e ridefinire le espressioni umane delle statue esposte, portandole così dalla ieratica ed algida perfezione dell’antico silenzio, verso una dimensione emotiva più umana e fragile.

Guidarini – in seguito – ha riscritto e “sporcato” quelle stesse espressioni attraverso il suo noto linguaggio urbano e metropolitano, innescando in tutta la sua violenta evidenza quel contrasto fra passato e presente che non dobbiamo mai più fingere di non vedere, ma piuttosto imparare con maturità e nuova consapevolezza a gestire.

L’arte infatti – a nostro avviso – non deve mai avere la presunzione di offrire risposte o soluzioni ma ha invece la precisa responsabilità di far sempre germogliare nuove domande in chi la osserva.

La mostra è completata da due opere site-specific allestite all’interno del Polo Culturale Le Clarisse.

Stefania Sagliocco Architetto

le opere in mostra